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Pet Therapy per lavorare meglio: animali anche in azienda

22/07/2021

Pet therapy. Quanto è praticabile in azienda? Gli animali sono al nostro fianco da sempre e siamo ben consapevoli di quali siano i benefici del vivere a loro stretto contatto.

Pet therapy: 3 modi di praticarla

La pet therapy, in realtà, è un termine un po’ generico. Tecnicamente dovremmo definirla come Interventi Assistiti dagli Animali (da cui la sigla IAA) e ci sono tre principali categorie:

  1. attività assistita dagli animali: ha uno scopo ricreativo e può essere indirizzato alle persone che hanno disabilità oppure a persone che devono periodicamente essere ospedalizzate, per problematiche fisiche o di altro genere. E anche dal punto di vista della sfera relazionale, per esempio, nei confronti di bambini o degli adolescenti, ma non solo, queste attività possono trovare davvero un’ottima indicazione;
  2. attività educative: è quella finalizzata a creare informazione e sensibilizzazione sull’argomento e viene rivolta tendenzialmente alle scuole, dove ci sono bambini di vario livello di età, ma può anche essere rivolta a strutture dove sono presenti anche adulti o bambini affetti da problematiche fisiche e psichiche. Ovviamente qui l’intento non è curativo o terapeutico, ma è quello culturale, quindi di fornire una serie di informazioni e, perché no, venire a conoscenza anche di quanto siano preziosi questi animali nella nostra quotidianità;
  3. terapie assistite dagli animali: come si può capire dal nome qui l’obiettivo è davvero quello di intervenire con lo scopo di curare o di aiutare la cura nei confronti del paziente. Quindi si va proprio a creare un percorso personalizzato su quel paziente che possa avere disabilità o problematiche di natura fisica o psichica, facendo da supporto a quelle che sono le terapie tradizionali. In più, quello che noi possiamo notare è che i pazienti che vengono coinvolti in questi progetti hanno un motivo in più per riuscire a superare i loro problemi, perché l’animale, che sia un cane o un gatto o altro ancora, riesce a motivarli ad andare oltre a quella che è la situazione grave in cui si trovano in quel momento.

E in smart working come trascorriamo il tempo con il nostro pet?

Stare in compagnia di un animale è vantaggioso sia per noi che per loro. Studi dimostrano che la loro presenza è utile a combattere lo stress e a superare le crisi. Ecco qualche consiglio su come prenderci cura di loro e come portare comfort.

  1. Il primo passo per uno smart working produttivo è sfruttare il concetto di flessibilità. Non ignoriamo le necessità dei nostri animali: prendiamoci pause per giocare con lui affinché non si senta solo. Queste pause ci permetteranno di riposare e di conseguenza migliorare l’efficienza del lavoro;
  2. Rispettiamo la routine del nostro animale: i cani e i gatti, in particolare, sono abituati a mangiare a una certa ora. Ricordiamoci pertnto di riempire la loro ciotola con cibo e ricambiamo spesso anche quella dell’acqua;
  3. Non dimentichiamo di rispettare le loro abitudini igieniche. Quando possibile, prendiamoci del tempo per pulire la lettiera e anche loro, basta anche solo una salvietta;
  4. Infine, ricordiamoci di non trasmettere il nostro stress su di loro! Non possono comprenderlo e non ne sono responsabili, anzi possono essere d’aiuto ad alleviare il nostro nervosismo ma non devono diventare la nostra valvola di sfogo.

Oggi, molte aziende consentono ai propri dipendenti di portare in ufficio i propri animali. Il risultato? Dipendenti più felici e più produttivi.

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